Le tecniche di Procreazione medicalmente assistita sono sicure? Ce lo spiega Danilo Cimadomo, coordinatore scientifico dei centri Genera
“Bisogna dire che c’è una grandissima mole di informazioni a supporto della sicurezza della fecondazione assistita. Le tecniche di ICSI, coltura a blastocisti, vitrificazione e biopsia embrionale ad oggi non hanno dimostrato evidenze di maggiori rischi né per la gravidanza né per i bambini nati dopo PMA. Questo ci riporta all’importanza di pubblicare, come centri di IVF, i dati inerenti a questa sicurezza, in quanto spesso fanno molto clamore le poche informazioni negative di eventi avversi (reporting bias, ovvero difetto di pubblicazione). Inoltre, bisogna tener conto che la validità di queste informazioni risente del fatto che vengano comparati cicli e gravidanze ottenute dopo IVF, pertanto in presenza del fattore ‘infertilità’, a gravidanze spontanee, pertanto in assenza del fattore ‘infertilità’”.
A conclusione, interviene anche il ginecologo Alberto Vaiarelli, responsabile del trattamento di Pma del centro Genera di Roma: “Grazie alle tecniche di fecondazione in vitro sono nati milioni di bambini al mondo e possiamo rassicurare le coppie, che non sono stati riportati in letteratura rischi significativi per la salute di questi bambini”.