Le coppie spesso chiedono se sussistano rischi in seguito ad un trattamento di Procreazione medicalmente assistita per la donna.
Risponde Alberto Vaiarelli, Responsabile Medico Scientifico del Centro GeneraLife di Roma.
“Oggi possiamo affermare che i rischi connessi ad un trattamento di PMA sono dovuti prettamente alla possibilità di iper-stimolazione ovarica e di gravidanze multiple. Oggi, però, grazie agli avanzamenti tecnologici e alla volontà di tutelare la salute delle nostre pazienti questi rischi si sono quasi azzerati.
La sindrome dell’iper-stimolazione ovarica è una condizione che, grazie a protocolli specifici e all’uso di strategie ad hoc, possiamo minimizzare per le nostre pazienti. Questo è possibile grazie anche all’avanzamento delle tecniche di congelamento ovocitario ed embrionale che ci permette di ‘segmentare’ un ciclo di PMA, quindi di posticipare il trasferimento embrionario andando così a minimizzare i rischi di iper-stimolo indotti dalla stimolazione ormonale.
L’altra complicanza per le pazienti che si sottopongono a tecniche di PMA, è rappresentata dalle gravidanze multiple. Oggi è possibile evitare questi rischi o ridurli al minimo, attraverso il trasferimento in utero di un singolo embrione, andando così a congelare gli embrioni sovrannumerari o eventuali ovociti non utilizzati”.