Su ‘Rbmo’ un nuovo studio del team GeneraLife di Roma
Come introdurre un nuovo mezzo di coltura embrionale all’interno di un laboratorio di fecondazione assistita, in conformità con i requisiti di un efficiente sistema di gestione della qualità? E’ ciò che descrive un nuovo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista ‘Reproductive BioMedicine Online’ dal team GeneraLife di Roma, prima firma dell’embriologa Gemma Fabozzi. Il lavoro dimostra come il tasso di formazione a blastocisti tra le coorti di ovociti ‘fratelli’ coltivati nello stesso incubatore sia un indicatore embriologico di performance chiave (KPI) rapido, affidabile e completo per l’implementazione di un nuovo terreno di coltura, e fornisce un esempio di flusso di lavoro per la sua introduzione. Questo studio è importante perché contribuisce al continuo e attivo miglioramento dei processi di un laboratorio di embriologia e dei risultati della procreazione medicalmente assistita.
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