Una domanda che molto frequentemente le mie pazienti pongono – spiega Maddalena Giuliani, ginecologa responsabile trattamento PMA GeneraLife di Roma – è se la stimolazione ormonale può determinare una riduzione o, addirittura, un esaurimento della riserva ovarica.
“La risposta è no. Ogni mese, dobbiamo immaginare che nell’ovaio parte una quota di follicoli sensibile agli stimoli ormonali e quindi alla crescita. Questa quota è direttamente correlata all’età della paziente e alla sua riserva ovarica. Quanto maggiore sarà la riserva ovarica tanto maggiore sarà questa quota, quanto maggiore sarà l’età della paziente tanto minore sarà questa quota. In un ciclo fisiologico, di questa quota che parte un follicolo cresce, giunge a maturazione completa ed eventualmente ovula, mentre la restante parte di follicoli va incontro ad un processo di atresia cioè di degenerazione fisiologica. Quando la paziente si sottopone ad una terapia ormonale per un trattamento di fecondazione in vitro, noi puntiamo alla crescita di tutti, o quasi tutti, quei follicoli che concorrono alla crescita e che, se non stimolati, andrebbero incontro a quel famoso processo di degenerazione fisiologica di cui vi abbiamo parlato. Ciò ci consente di capire che la stimolazione ha potere solo su quei follicoli che l’ovaio quel mese ha esposto agli stimoli ormonali e quindi non ha nessun potere sulla totale parte di ovociti presenti nell’ovaio. Quindi la stimolazione ormonale non ha alcun effetto sul fisiologico esaurimento della riserva ovarica”.