Una ricorrenza nata per sensibilizzare sulla prevenzione e sulla cura della salute femminile.
Oggi, 22 aprile, è la Giornata Nazionale per la Salute della donna, istituita 7 anni fa e promossa dal ministero della Salute in una data particolare. Si è scelto infatti il giorno di nascita del Premio Nobel per la Medicina Rita Levi Montalcini, l’unica donna italiana ad aver ricevuto il prestigioso riconoscimento in ambito scientifico e la prima a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze.
Questa giornata è stata portata avanti in questi anni con l’idea di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione, sostenuta dalle principali istituzioni, associazioni e società scientifiche che si occupano di promozione della salute della donna. Quest’anno si vuole sottolineare “l’importanza della prevenzione primaria, della diagnosi precoce, dell’aderenza terapeutica, e facilitare l’accessibilità ai servizi, ancor più a fronte del protrarsi dell’emergenza sanitaria da pandemia Covid-19”.
“Sappiamo come l’infertilità faccia parte a pieno titolo delle malattie che affliggono le donne, creando problematiche complesse da affrontare – evidenzia Filippo Maria Ubaldi, direttore scientifico del gruppo GeneraLife – ma in cui la prevenzione gioca davvero un ruolo di primo piano. Adottare stili di vita sani fin da giovanissimi rende possibile infatti ridurre il rischio di problemi di infertilità: scegliere una alimentazione corretta, fare la giusta attività fisica, dire no ad alcol e tabacco, sono scelte che vanno nella direzione di difendere il proprio potenziale riproduttivo. Questi sono concetti che andrebbero divulgati molto di più alle ragazze. Con la campagna Ferty Check, nei mesi di settembre e di marzo scorsi, abbiamo cercato proprio di far arrivare questo messaggio, effettuando oltre 200 visite gratuite, focalizzandoci sulle giovane donne desiderose di controllare la propria fertilità. A breve, annunceremo la nuova edizione”.