Una volta ottenuti degli embrioni a seguito della fecondazione in vitro, si può procedere al trasferimento in utero di uno di questi.
Ma come avviene questo trasferimento?
“Il trasferimento embrionale (Embryo-Transfer\ET) – spiega Fabrizio Fiorini, Ginecologo e Responsabile del trattamento di PMA del centro GeneraLife di Umbertide – consiste in una semplice procedura indolore, ma molto importante, che richiede cura e attenzione e viene eseguita in sala operatoria per garantire giusti parametri in termini di temperatura, umidità, luce, tossici ambientali, inserendo per via vaginale un sottile catetere. L’inserimento del catetere può essere eseguito anche sotto guida ecografica trans-addominale. Questo trasferimento viene effettuato quando l’endometrio (la parte interna dell’utero nella quale verrà rilasciato l’embrione) sarà idoneo e presenterà delle caratteristiche peculiari in termini di spessore ed aspetto. L’endometrio può essere preparato con terapie mediche o sfruttando un ciclo spontaneo”.
Consigli dopo il transfer
“Una volta effettuato il transfer – prosegue il Dr. Fiorini – si consiglia di osservare alcuni giorni di riposo, ma sostanzialmente di seguire uno stile di vita normale, ponendo attenzione però ad alcune limitazioni, quale attività fisica stressante, massaggi sulla pancia, sauna, bagno turco, palestra, rapporti sessuali e in generale sforzi addominali. Dopo 11\12 giorni si effettuerà il test di gravidanza (dosaggio Beta hCG) che deve essere poi comunicato al medico di riferimento”.