L’inseminazione intrauterina rappresenta il primo approccio alle tecniche di procreazione medicalmente assistita.
“Consiste – spiega Maddalena Giuliani ginecologa e responsabile del trattamento Pma del centro Generalife di Roma – nell’inserire mediante un catetere il liquido seminale in cavità uterina durante il periodo ovulatorio della donna in modo da avvicinare il più possibile i due gameti ovocita e spermatozoi”.
Fino a che età proporre la IUI e quanti tentativi?
“È una tecnica – precisa la ginecologa – indicata prima dei 35 anni in coppie con infertilità idiopatica o con disordini endocrino ovulatori o nelle coppie che non riescono ad avere rapporti completi.
Può essere indicata anche nei casi di eterologa maschile (v. intervista Dr. Fabrizio Fiorini “La IUI in caso di eterologa mascile come funziona?”).”
“In ogni caso, conclude la Dr.ssa Giuliani – dopo tre tentativi falliti, converrebbe passare a tecniche di II livello in quanto si abbassano le percentuali di successo.
In qualche caso può essere indicato eseguirla dopo i 35 anni secondo valutazione dello specialista”.