Per una donna alla ricerca di una gravidanza, le tube chiuse sono sicuramente un problema poiché questa condizione impedisce l’incontro tra gli spermatozoi e l’ovulo afferma la ginecologa e responsabile del trattamento di PMA del centro Genera Veneto, Laura Buffo.
Ma che cosa sono le tube di falloppio?
“Le tube di Falloppio – spiega l’esperta – sono una parte fondamentale dell’apparato riproduttivo femminile. Ce ne sono due (una per ovaio) e sono dei sottili tubi muscolari che collegano le ovaie all’utero. Ogni mese, durante il ciclo mestruale, gli ovuli vengono rilasciati dalle ovaie e trasportati attraverso le tube fino all’utero. Durante l’ovulazione, l’ovulo viene rilasciato dall’ovaio e poi catturato da una delle tube di Falloppio. Qui avviene l’incontro tra lo spermatozoo e l’ovulo, dove può verificarsi la fecondazione. Se uno spermatozoo feconda l’ovulo con successo, l’embrione risultante inizia a muoversi lentamente attraverso le tube verso l’utero, dove si impianta nella parete uterina e inizia a svilupparsi fino a trasformarsi in un bambino. Le tube di Falloppio svolgono quindi un ruolo fondamentale nel processo di riproduzione e nella possibilità di concepire un bambino. Tuttavia, precisa la ginecologa, quando queste tube sono chiuse o ostruite, l’incontro tra lo spermatozoo e l’ovulo non può avvenire normalmente, rendendo difficile o addirittura impossibile la gravidanza naturale”.
Quali sono le cause che provocano la chiusura delle tube?
“La chiusura delle tube – continua la dottoressa – può essere causata da diverse ragioni, tra cui:
•infezioni come la Chlamydia e la Gonorreae: possono causare danni alle tube di Falloppio, portando a cicatrici e ostruzioni che impediscono il passaggio degli spermatozoi e dell’ovulo;
• endometriosi: questa condizione si verifica quando il tessuto endometriale cresce al di fuori dell’utero, incluso nelle tube di Falloppio e causare infiammazioni e cicatrici, portando alla chiusura parziale o totale di queste ultime;
• difetti congeniti: a volte le tube possono essere chiuse fin dalla nascita a causa di anomalie congenite o malformazioni strutturali;
• chirurgia pelvica: interventi chirurgici precedenti nella regione pelvica, come quelli per trattare fibromi uterini o appendicite, possono causare cicatrici e aderenze che ostacolano il passaggio degli spermatozoi e dell’ovulo;
• isterectomia parziale: in alcuni casi, un intervento chirurgico per rimuovere fibromi uterini o altre condizioni uterine può portare a una chiusura parziale delle tube.
• altre cause meno comuni: come tumori, lesioni o altre condizioni che possono influenzare le tube di Falloppio”.
Le tube chiuse posso essere aperte?
“Alcune tube possono essere aperte con la chirurgia laparoscopica – prosegue la Dottoressa – ma la loro funzionalità ne può risultare comunque compromessa”.
Qual è il rimedio per concepire nonostante le tube chiuse?
“Il ricorso alla fecondazione in vitro (FIVET), precisa la Dr.ssa Buffo – fa sì che la scienza possa risolvere il problema delle tube chiuse, consentendo di unire i gameti in laboratorio e quindi trasferire l’embrione in utero. La fecondazione assistita, dunque, è una soluzione efficace per molte coppie con tube chiuse o altre difficoltà a concepire. Tuttavia, aggiunge l’esperta, è importante considerare che ogni caso è unico e prima di intraprendere il percorso di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), è fondamentale consultarsi con un medico specialista per valutare la situazione specifica e determinare la migliore opzione di trattamento. Le tube chiuse, dunque, conclude la Dr.ssa Buffo, possono ostacolare la possibilità di una gravidanza naturale, ma grazie alla fecondazione in vitro, molte coppie hanno la possibilità di realizzare il loro desiderio di avere un bambino”.