IVF e rischio cancro: il gruppo GENERA interviene per fare chiarezza sull’interpretazione dello studio pubblicato su JAMA “Association between fertility treatment and carcer risk in children”

Come gruppo che da oltre 20 anni si occupa di infertilità e PMA, con oltre 200 pubblicazioni scientifiche, vorremmo fare chiarezza sull’interpretazione del recente studio pubblicato su JAMA dal titolo Association Between Fertility Treatment and Cancer Risk in Children”(Hargreave et al., 2019).

Innanzitutto, vorremmo sottolineare che alla domanda “Esiste una correlazione tra le tecniche di PMA e il rischio di cancro nei bambini?” la risposta è stata “No”.

Complessivamente, infatti, le tecniche di PMA non sono risultate associate ad un rischio aumentato di patologie neoplastiche (dato basato su oltre 1 milione di bambini corretto per tutti i fattori che possono indirettamente o direttamente influenzare il risultato). Questo dato è decisamente rassicurante.

Esclusivamente una sub-analisi basata su un campione più ristretto ha invece mostrato un lieve, seppur significativo, incremento del rischio nei cicli in cui sono stati utilizzati embrioni congelati (14 casi su 3356 in caso di bambini nati da embrioni congelati e 1876 casi su 910291 in caso di bambini concepiti naturalmente). Però ci sono diverse osservazioni da fare in relazione a questo dato:

  • La qualità dell’evidenza è molto bassa poiché si tratta solo di una delle varie sub-analisi effettuate e, soprattutto, non corretta per fattori confondenti (quali età materna e paterna, fumo in gravidanza, familiarità al cancro, primo nato, fattore di infertilità,…).
  • La tecnica di congelamento utilizzata negli anni di raccolta dei dati è il congelamento lento, tecnica obsoleta che non è più in uso ad oggi ed è stata sostituita dalla vitrificazione.
  • Non si può escludere che altri fattori (non direttamente legati al congelamento embrionale) possano avere influenzato il dato.

Gli stessi Autori del lavoro, infatti, sottolineana la fragilità di questo risultato.

Pertanto, l’associazione tra congelamento embrionale e cancro nei bambini non può essere considerata un’evidenza scientifica o un “medical fact”. Altri studi sono certamente auspicabili.

Ciò che sicuramente è confermato da questo studio è invece che la stimolazione ormonale, l’inseminazione in vitro (IVF), l’niezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI) e la coltura embrionale non rappresentano un fattore di rischio per lo sviluppo di neoplasie nei bambini, e questo è certamente il dato più importante.

Il Gruppo G.EN.E.R.A., Centri di Medicina della Riproduzione

Fonte: Marie Hargreave, PhD; Allan Jensen, PhD; Merete Kjær Hansen, PhD; Christian Dehlendorff, PhD; Jeanette Falck Winther, DMSc; Kjeld Schmiegelow, DMSc; Susanne K. Kjær, DMSc Association Between Fertility Treatment and Cancer Risk in Children JAMA 2019;322(22):2203-2210. doi:10.1001/jama.2019.18037