Fecondazione assistita: i bambini concepiti con queste tecniche non sono a rischio di cancro

Fecondazione assistita: i bambini concepiti con queste tecniche non sono a rischio di cancro

Fecondazione assistita: i bambini concepiti con queste tecniche non sono a rischio di cancro

I bambini concepiti con le varie tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), non mostrano un aumento del rischio di contrarre il tumore.

Lo rivela uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Amsterdam e pubblicato sulla prestigiosa rivista Human Reproduction 

Gli esperti hanno seguito lo sviluppo di circa 47.690 bambini per 21 anni ed hanno confrontato il rischio di cancro nei bambini concepiti con la fecondazione in vitro rispetto il rischio nei bambini concepiti in modo naturale da donne sub-fertili e con la popolazione generale.

Le informazioni sul metodo di concepimento di ogni bambino sono state raccolte attraverso questionari e cartelle cliniche, e l’incidenza del cancro, è stata accertata attraverso il collegamento con il Registro Tumori dei Paesi Bassi dal 1 gennaio 1989 fino al 1 novembre 2016.

Sul totale di 47.690 bambini osservati, 24.269 sono risultati essere stati concepiti attraverso tecniche di fecondazione artificiale, 13.761 in modo naturale e 9660 in modo naturale o tramite farmaci per la fertilità, ma non con la PMA.

Da quest’analisi i ricercatori hanno rilevato 231 tumori, riscontrando che non ci sono differenze statisticamente significative riguardo l’incidenza di tumori nei bambini concepiti con le tecniche di PMA, sia se confrontato rispetto ai bambini concepiti in modo naturale da donne sub-fertili sia se confrontato con la popolazione generale. L’equipe di Amsterdam ha anche accertato che, sia il rischio specifico di leucemia linfoblastica che di melanoma, non è significativamente aumentato nei nati da fecondazione in vitro rispetto a quelli concepiti in modo naturale.

In conclusione, questo studio fornisce dei dati importanti non solo per le coppie che hanno già concepito un bambino mediante fecondazione in vitro, ma anche per le coppie che devono decidere se intraprendere questa strada, consentendo ai medici di informarle meglio riguardo la salute futura dei bambini concepiti mediante tecniche di PMA.