Il 26 giugno 2021, è iniziato il 37esimo congresso annuale (anche quest’anno virtuale) della European Society of Human Reproduction and Embryology (ESHRE), il più importante evento scientifico al mondo sulla medicina della riproduzione. Fino al 1° luglio presentazioni, poster, sessioni dedicate alla cura dell’infertilità, tutte finalizzate a stimolare il dibattito fra esperti del settore e a portare nuovi avanzamenti a servizio dei pazienti. Il gruppo GeneraLife partecipa come ogni anno, portando all’attenzione dei partecipanti il frutto del proprio lavoro di costante ricerca e approfondimento scientifico.
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Eshre 2021: i nostri lavori. Cosa abbiamo scoperto?
In questo video i primi autori degli studi presentati come poster dal gruppo GeneraLife al congresso Eshre 2021 spiegano il significato delle loro nuove ricerche. Buona visione…
Best of…ESHRE 2021
Il Dr. Danilo Cimadomo, Science and Research manager del gruppo GeneraLife, ha partecipato al precongress course “old topics, new aspects: endometrium, implantation and early pregnancy” organizzato dallo special interest group di cui è basic science officer. Il Dr. Cimadomo ha moderato la sessione “embryo reproductive incompetence and endometrial receptivity” in cui hanno relazionato due professori di fama internazionale: il Professor Jan Brosens della university of Warwick e la Professoressa Eva Hoffmann della university of Copenaghen. Inoltre ha parlato di “genetic testing of the non pregnant couple” e dell’impatto e dell’importanza dell’expanded carrier screening nella riproduzione umana.
La direttrice scientifica di GeneraLife, Laura Rienzi, ha moderato la sessione precongressuale dal titolo “Could we increase success in IVF – unsolved issues in ART”, organizzata dalla Mediterranean Society for Reproductive Medicine. L’obiettivo principale del corso è stato evidenziare le questioni irrisolte in medicina della riproduzione, con l’obiettivo di stimolare discussioni e proposte per future ricerche cliniche e di laboratorio.
La Dr.ssa Roberta Maggiulli, supervisor del laboratorio di Embriologia del centro GeneraLife di Roma, ha tenuto una oral session illustrando i risultati di uno studio presentato come poster, che dimostra come la durata della crioconservazione delle blastocisti, che si può spingere fino a diversi anni, non influenzi i risultati clinici, ostetrici e perinatali in seguito a un ciclo di Pma.