Gli effetti negativi prodotti dall’epidemia Covid-19 hanno amplificato la tendenza al declino di popolazione italiana in atto dal 2015, ha certificato l’Istat.
Nel 2020 si è registrato infatti un nuovo minimo storico di nascite dall’unità d’Italia, un massimo storico di decessi dal secondo dopoguerra e una forte riduzione dei movimenti migratori.
Il record negativo di nascite dall’Unità d’Italia registrato nel 2019 risulta quindi di nuovo superato nel 2020: gli iscritti in anagrafe per nascita sono stati appena 404.104, quasi 16 mila in meno rispetto al 2019 (-3,8%). Il deficit di “sostituzione naturale” tra nati e morti (saldo naturale) nel 2020 raggiunge -342 mila unità, valore inferiore, dall’Unità d’Italia, solo a quello record del 1918 (-648 mila), quando l’epidemia di “spagnola” contribuì a determinare quasi la metà degli 1,3 milioni dei decessi registrati in quell’anno.