Tra i tanti miti da sfatare che riguardano le cause dell’infertilità, uno importante è l’utilizzo della pillola contraccettiva.
La pillola contraccettiva – spiega Cindy Argento, ginecologa responsabile trattamento Pma Genera Life di Roma – è un farmaco a base di estrogeni e progesterone a dosi ben definite che fa sì che non avvenga l’ovulazione mensile ma che i valori di ormoni rimangano sempre costanti all’interno del corpo femminile. La pillola viene utilizzata da tantissimi anni ed è un farmaco molto sicuro, però, nonostante questo e nonostante milioni di donne lo utilizzino, c’è sempre la domanda sul rischio che l’assunzione di questo farmaco possa in qualche modo compromettere la futura fertilità; soprattutto in Italia dove la pillola è molto meno utilizzata rispetto ad altri Paesi, proprio per l’esistenza di queste false credenze. Se la domanda è: dottoressa la pillola può compromettere la mia fertilità futura? la risposta è assolutamente no e questo lo dimostrano numerosi studi e ricerche. Le donne che hanno assunto la pillola e che la sospendano per la ricerca di una gravidanza, hanno la stessa possibilità di concepire ad un anno dalla sospensione, rispetto alle donne che non l’hanno assunta. Di contro la pillola può anche avere un effetto protettivo sulla futura fertilità specie in donne che soffrono di problematiche quale l’endometriosi, la presenza di cisti ovariche funzionali o anemizzazioni importanti date da flussi mestruali abbondanti. In questo caso, proteggendo da questo tipo di problematiche, la pillola ci dà un aiuto sul futuro desiderio di gravidanza. Se, però, la gravidanza non dovesse arrivare dopo diversi mesi di tentativi dalla sospensione della pillola, bisogna andare a ricercare altre motivazioni soprattutto se la donna è in età avanzata e se ci sono fattori maschili che non sono mai stati indagati”. Quindi il messaggio è: “se dopo diversi mesi di sospensione dalla pillola la gravidanza non arriva, fate dei controlli”.