Qual è il vero impatto dell’endometriosi sulla competenza degli ovociti, definita come blastulazione, euploidia e impianto?
A rispondere a questo quesito un nuovo studio del team Genera in collaborazione con l’università di Catanzaro e di Napoli, pubblicato sull’European Journal of Obstetrics & Gynecology and Reproductive Biology. La ricerca ha messo in evidenza che il tasso medio di blastocisti euploidi per ovocita inseminato è identico nelle donne affette e non affette da endometriosi, indipendentemente dall’età materna. E nessuna differenza è stata mostrata per tutti i risultati embriologici studiati. Anche i tassi di nati vivi per trasferimento di singola blastocisti euploide sono risultati simili. Nessuna differenza è stata segnalata negli esiti gestazionali e neonatali. Infine, i tassi cumulativi di parto vivo tra i cicli completati risultano identici. “L’endometriosi potrebbe dunque non compromettere la capacità riproduttiva e di sviluppo degli ovociti, sebbene il suo potenziale impatto sul numero di ovociti recuperati non possa essere ignorato”, commenta il primo autore dello studio, Alberto Vaiarelli, responsabile del trattamento PMA al centro Genera di Roma. “Queste informazioni sono fondamentali per i medici durante la consulenza per delineare una strategia efficace per il trattamento di pazienti infertili affette da questa malattia”.