Molte pazienti ci chiedono: è possibile rimanere incinta naturalmente dopo i 44, 45 anni?
“L’aumento dell’età materna – spiega Filippo Maria Ubaldi, direttore scientifico dei centri Genera – si traduce in una riduzione del tasso di gravidanza e soprattutto in un aumento del rischio di aborto. Ciò accade perché l’invecchiamento della donna comporta un doppio danno ovocitario: quantitativo e qualitativo. Ed ecco che le chance di ottenere embrioni evolutivi, in maniera naturale ma anche in vitro, si riducono significativamente soprattutto dopo i 40 anni e le chance che gli embrioni ottenuti siano cromosomicamente normali si riducono già dopo i 35 anni. Le strategie disponibili in un centro di Pma sono quindi tre, a seconda dell’età della paziente: prevenire (con una corretta informazione e con eventualmente la preservazione della fertilità e quindi la crioconservazione degli ovociti), compensare (attraverso una stimolazione ovocitaria personalizzata per cercare di massimizzare le possibilità di successo per trattamento) e risolvere (ad esempio con l’ovodonazione, quando non ci sono più ragionevoli possibilità di successo con tecniche omologhe), avendo sempre come primo obiettivo quello di ridurre i rischi attraverso la selezione embrionale e il trasferimento di una singola blastocisti. Il consiglio che vogliamo dare a tutte le persone e alle coppie è di prestare attenzione alla propria salute riproduttiva fin dalla più giovane età, informandosi, sottoponendosi a controlli periodici e adottando le regole del vivere sano. La stessa scienza può aiutare maggiormente, se l’aspirante genitore ha tenuto sempre un occhio vigile nei confronti della sua salute riproduttiva”.